Abbandonarsi nell’inconscio e lasciare che sia l’unica guida: è questa la modalità operativa alla base degli scatti di Anna Di Prospero, raccolti nella serie “Instinct”. Immagini che hanno preso vita spontaneamente, frutto di una forza interiore, un istinto primordiale che ha condotto l’autrice nella realizzazione di fotografie apparentemente slegate tra loro e libere da ogni progettualità iniziale.
Un’osservazione a posteriori ha fatto sì che la Di Prospero scoprisse la coerenza e il significato sottointeso a questo lavoro: come lei stessa afferma, questi scatti sono la trascrizione visiva di tracce intime impresse nella sua memoria. Prodotte tra il 2011 e il 2012, le immagini si differenziano tra autoritratti, genere prediletto dall’autrice, e ritratti del suo compagno; frammenti di volti (occhi socchiusi, bocche che sorridono, che parlano e che baciano) e del corpo (come le mani oppure le schiene spesso immortalate durante teneri abbracci) sono stati associati a particolari architettonici e paesaggistici appartenenti a un archivio mentale, nel quale prendono posto le immagini dell’esperienza dell’autrice. Come scelta finale, Anna Di Prospero compone in dittici questi scatti con rielaborazioni in digitale di fotografie di acqua, nuvole, fiori, erba, rocce, polvere e terra.
Nata a Roma nel 1987, ha studiato fotografia presso l’Istituto Europeo di Design a Roma e presso la School of Visual Arts di New York. Nel 2008 è stata selezionata per il Festival Internazionale di Fotografia “FotoGrafia-Roma”, con una mostra presso la galleria Gallerati. Nel 2011 è stata premiata come vincitrice della sezione People dell’ “IPA” 2011 e nello stesso anno ha ottenuto il titolo di “Discovery of the Year” dei prestigiosi “Lucie Awards”.